Zazen

“La pratica dello za-zen è il segreto dello zen”.

Maestro Taisen Deshimaru, fondatore dello Zen in Europa (1914-1982) https://it.wikipedia.org/wiki/Taisen_Deshimaru

Lo zazen si pratica seduti su uno zafu (cuscino spesso e rotondo), a gambe incrociate nella posizione del loto o del mezzo loto in modo che le ginocchia siano radicate nel terreno. Spingi il cielo con la testa, tocca la terra con le ginocchia, la schiena dritta, La mano sinistra poggia sul palmo della mano destra, i pollici si incontrano in estensione l’uno dell’altro con una leggera pressione e il bordo di entrambe le mani è a contatto con il basso ventre. Il mento è infilato all’interno, la nuca è stretta, il naso è verticale all’ombelico, le spalle cadono naturalmente. La bocca è chiusa, la punta della lingua è contro il palato e la mascella è rilassata. Con gli occhi semichiusi, lo sguardo si posa rilassato di fronte a te a terra, concentrati sulla respirazione. L’attenzione è rivolta verso l’interno. Lasciamo passare i pensieri e le emozioni senza attaccarci ad essi o reprimerli. Questo atteggiamento di lasciar andare ti permette di ritrovare rapidamente la pace della mente e la libertà interiore.

La consapevolezza intuitiva, hishiryo, il pensare senza pensare volontariamente, sorge naturalmente attraverso la concentrazione sulla postura e sulla respirazione.